Prestiti a Disoccupati, Veloci, Senza Garante, con Cambiali tra Privati e a Fondo Perduto

Quando si richiede un finanziamento la prima richiesta è quella di presentare un documento che dimostri il percepimento di un reddito in modo tale che la finanziaria o l’istituto di credito possa essere sicuro che il richiedente abbia soldi a sufficienza, ogni mese, per pagare la rata del prestito personale.

Il documento reddituale, sia il cedolino della pensione, sia il CUD o la busta paga, fanno quindi da garanzia. Esistono però dei soggetti appartenenti a quelle categorie deboli che non dispongono di nessun reddito o almeno questo non è dimostrabile. Stiamo parlando dei disoccupati, delle casalinghe e degli studenti.

Questi ultimi soggetti, che vengono racchiusi tutti insieme nella categoria dei disoccupati in quanto privi di occupazione lavorativa con reddito, non sono ben visti dalla maggior parte degli istituti di credito quando parliamo di prestiti e finanziamenti. Il motivo sta nel fatto che la banca non ha la certezza che il richiedente disponga del denaro necessario per poter rimborsare il suo debito.

Alcune finanziarie però si prendono il rischio di offrire anche a questi soggetti dei finanziamenti, ma a tassi d’interesse molto più alti del mercato. Ad un rischio maggiore corrisponderà quindi, quasi sempre, un tasso d’interesse maggiore, ma sempre entro i limiti di Legge per non andare incontro a tassi usurai.

Prestito Veloce con Garante

La soluzione più veloce per un disoccupato che ha bisogno di soldi e desidera ricevere un prestito personale è quella dove si ricorre al garante.

Un terzo soggetto dovrà quindi intervenire nel contratto e porre la propria firma come garante. Da quel momento in poi, se il debitore non dovesse pagare una o più rate del finanziamento, sarà il garante, di tasca propria, a doversene occupare.

Il garante, per poter ricoprire questo ruolo molto importante, dovrà disporre di tutti i requisiti richiesti dalla banca che, solitamente, corrispondono a quelli che vengono richiesti al debitore nel classico prestito personale. Quindi normalmente il garante dovrà avere una fonte di reddito dimostrabile, un’età compresa tra i 18 ed i 75 anni e la residenza italiana.

Prestiti Senza Garante

Non tutti i disoccupati hanno la fortuna di avere un soggetto che possa sottoscrivere il contratto di prestito come garante. In questi casi sarà quindi necessario trovare delle soluzioni alternative per poter accedere al finanziamento.

Poste Italiane

Poste Italiane offre un piccolo prestito PostePay a tutti i titolari di una carta PostePay Evolution. Sarà sufficiente avere alcuni requisiti per poter accedere al finanziamento.

Il nome corretto della promozione commerciale è Mini Prestito BancoPosta e consente di ottenere un importo fino a 3.000€ sulla propria carta PostePay Evolution.

Prestito con Cambiali

E’ una delle soluzioni più utilizzate da chi non ha reddito. I disoccupati che hanno bisogno di soldi possono trovare un finanziamento non solo da una società finanziaria ma anche da un altro soggetto privato.

Il prestito cambializzato tra privati permette infatti di regolamentare il prestito di denaro che avviene tra un privato ed un altro. E’ necessario che, qualora il finanziamento avvenga tra privati, il tasso d’interesse applicato sulla somma concessa in prestito, sia in regola con la Legge Anti Usura.

Finanziamenti a Fondo Perduto

I disoccupati che vogliono aprire una nuova attività possono accedere tramite dei bandi a dei finanziamenti a fondo perduto.

Si tratta di prestiti per avviare nuove attività commerciali che vengono erogati dalla Regione o dall’Unione Europea.

Per poter richiedere un finanziamento a fondo perduto è necessario che il disoccupato crei un business plan, cioè un piano organizzativo che dimostri qual è il tipo di attività che desidera creare e quale opportunità lavorativa potrà questa nuova attività dare al territorio in cui verrà aperta.

Una commissione valuterà il progetto e deciderà se affidare il denaro o meno nelle mani del disoccupato.

I soldi potranno essere utilizzati esclusivamente per le spese relative alla nuova attività e non per scopi personali. Di quanto ottenuto, il richiedente non dovrà ridare indietro nemmeno un euro, né di capitale e tanto meno di interessi.

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