Prestito Senza Garanzie, cosa fare senza busta paga e garante

In occasione di una richiesta di un finanziamento, qualsiasi ente erogatore esigerà di esaminare con cura la cosiddette “garanzie”, ossia le credenziali che il contraente deve possedere per poter essere considerato idoneo a ricevere il capitale. Dal punto di vista del richiedente, si tratta dell’aspetto più spinoso da risolvere per accedere ad un credito, ma questa procedura è di fondamentale importanza anche per l’istituto che concede il finanziamento.

Non bisogna infatti dimenticare che la crisi economica attuale è stata proprio innescata dalla facilità con la quale banche e finanziarie hanno erogato capitale a contraenti inaffidabili dal punto di vista creditizio. La loro incapacità di saldare il debito ha causato delle reazioni a catena che hanno sconvolto il mondo finanziario, rendendo ora gli enti creditizi più cauti nella concessione di crediti.

La situazione attuale appare quindi contraddittoria, per il fatto che la Banca Centrale Europea e la Fed negli Stati Uniti hanno tenuto i tassi d’interesse sul denaro estremamente bassi nel corso degli ultimi anni (una misura che dovrebbe incoraggiare la circolazione di liquidità nel sistema), ma allo stesso tempo famiglie, imprese e privati vedono rifiutarsi le richieste di finanziamento proprio a causa dei requisiti diventati sempre più stringenti.

A fronte di questo scenario che uno psicologo non esiterebbe a definire “schizofrenico”, la situazione si complica per chi non dispone delle classiche garanzie, come la busta paga o una buona reputazione creditizia. Esistono tuttavia delle possibilità di accesso al credito anche per chi non dispone di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, sebbene sarà necessario rivolgersi agli istituti finanziari più flessibili ed elastici nella concessione del credito.

Quali sono le Difficoltà che si incontrano chiedendo un Prestito Senza Garanzie

Alcune banche o finanziarie possono accettare la prova di rendite diverse dalla retribuzione lavorativa. Ad esempio, chi possiede uno stabile o un appartamento in affitto ed intende richiedere un prestito, potrà presentare la documentazione che attesta la ricezione periodica del canone.

Stesso discorso per chi riceve un assegno dal coniuge (in caso di separazione) o per chi ha investito un capitale e ne riceve un profitto periodico tramite cedole o per mezzo della maturazione di interessi. Queste entrate possono essere a volte accettate come garanzie, anche se per diventare convincenti agli occhi dell’erogatore dovranno essere periodiche e non occasionali.

Chi non possiede un contratto a tempo indeterminato (ossia la garanzia preferita dalle banche al momento della richiesta del denaro) potrà presentare il CUD o la prova di entrate mensili regolari da lavoro autonomo. Questa soluzione può essere utilizzata dai liberi professionisti, al fine di convincere l’istituto di credito circa la loro affidabilità creditizia.

Giovani e Studenti

Quando si parla di garanzie, i giovani e gli studenti spesso possono essere esclusi da qualsiasi linea di credito. Tuttavia, alcuni istituti mettono a disposizione il cosiddetto prestito d’onore, una soluzione rivolta proprio a chi ha bisogno di un supporto economico per coprire le spese degli studi.

Il capitale ricevuto potrà essere restituito con calma una volta ottenuta la laurea, un’opzione che consente allo studente di non essere costretto a trovare un lavoro parallelo all’università, concentrandosi così interamente sugli studi.

Tra le soluzioni per ottenere un finanziamento senza reddito ricordiamo i prestiti cambializzati o, in alternativa, i prestiti tra privati cittadini.

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